L’OUMO NELL' OMBRA
REGIA: Roman Polanski
CAST: Ewan McGregor, Pierce Brosnan, Olivia Williams, Kim Cattrall, Timothy Hutton, James Belushi, Eli Wallach
ANNO: 2010
NAZIONE: Germania/Francia/Regno Unito
DURATA: 125 Min
| Un ghostwriter di Londra (Ewan McGregor) viene scelto per sostituire il redattore (apparentemente suicida) delle memorie dell'ex primo ministro inglese Adam Wade (Pierce Brosnan), ritiratosi a vivere con moglie (Olivia Williams) e staff in America, nell'isola di Martha's Vineyard. Il ghostwriter lo raggiunge lì, ma... Niente e nessuno è come sembra. E mentre Wade viene incriminato per aver usato metodi più che illeciti nella guerra al terrorismo, il ghostwriter si accorge che le memorie "scottano" e che molti dei misteri che circondano Adam Wade hanno origine nei suoi anni universitari a Cambridge. L'incarico diventa sempre più complesso. E pericoloso. Non solo, però, per il ghostwriter... | | Diavolo d'un Polanski: ricrea Londra a Berlino, Martha's Vineyard sul Mare del Nord, trasforma Kim Cattrall ("Sex and the City"!) in una temibilissima segretaria "particolare" e alla fine, contro tutte le nostre aspettative, fa pure recitare Ewan McGregor e Pierce Brosnan! E soprattutto, riesce a convincerci del fatto che Tony Blair è... No. Questo non posso dirlo. Andate però a vedere il film, e lo scoprirete da voi.
Dopo due ore di tensione ed inquietudine, come in ogni spy movie che si rispetti. O, per limitarci a Polanski, come nel buon vecchio "Frantic". Gli amanti di quel film, o di serie televisive come "X-Files", troveranno pane per i loro denti. Gli altri, beh... Volete mettere il privilegio di stare in poltrona mentre i personaggi rabbrividiscono su spiagge meravigliose, fredde e infinite??? Diavolo d'un Polanski!
Tratto dal libro di un collaboratore deluso di Tony Blair, il film mescola all'attualità le memorie del caso Philby e di altri mille film tra spionaggio e potere, miscelando il tutto con stile ed eleganza. Visione più che consigliata. Peccato solo per un finale che poteva senz'altro essere meno affrettato e prevedibile. Ma si sa, a volte il "colpevole" deve essere il più insospettabile. Anche quando lo sospettiamo per questo...
| Luca Perlini
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