La scelta mi ha molto sorpreso. Greene ha un passato da cantautore di area folk - blues. Qualche anno fa la stampa americana gli appiccicò addosso il soprannome / jattura di "nuovo Bob Dylan", che ovviamente ha affossato la sua fragile fortuna. Mai e poi mai sarei risuscito ad immaginarmelo come principale axeman di una delle rock band numero uno del mondo. Invece vedendolo all'opera il ragazzo ci sa fare eccome. Anzi, forse è proprio il chitarrista che i Black Crowes andavano cercando fin dai primi dissapori con il lunatico Ford. Il concerto di Pistoia (un'ora e cinquantacinque minuti di puro rock n'roll) ha visto un andamento poco regolare. I primi quattro pezzi sono stati autentiche bordate hard, che forse hanno finito per frastornare la piazza poi, a sorpresa, è partita la leggendaria Good Friday, una delle canzoni che, chissà perché, i Black Crowes hanno sempre fatto fatica ad inserire nelle loro scalette live (proviene da un disco "minore" come Three Snakes And One Charm). Good Friday è stata proposta in una versione forse "polverosa" e dall'andamento zoppicante, ma la materia prima era così buona che il pubblico finalmente si è scaldato e con lui anche la band. L'inaspettata cover di Medicated Goo dei Traffic ha annunciato una seconda parte di concerto in cui i Corvi hanno jammato duro, con momenti di puro "Allman Brothers Style" nelle lunghissime improvvisazioni di Ballad In Urgency, Wiser Time e Thorn In My Pride. La voce soulful di Chris Robinson ed il drumming potente e preciso di Steve Gorman hanno poi pilotato la band in un finale da oscar del rock n'roll e poco importa se è stato proposto un solo bis, capace però di mischiare Otis Redding ed i Deep Purple, come solo la band della Georgia riesce a fare. I Crowes hanno realizzato il loro ultimo disco in studio importante nel 1998 (e la scaletta di Pistoia lo testimonia in pieno). Dal punto di vista compositivo non hanno mai brillato di complessità armonica (si pensi alla semplicità della grande ballata She Talks To Angels, una delle loro "segnature songs" per eccellenza), eppure sul palco riescono a ricreare in pieno la magia del rock n'roll. Pochi performer, visti nella mia vita, sono riusciti ad emozionarmi ed a farmi salire un groppo in gola. I Black Crowes sono tra questi. Speriamo che Jackie Greene adesso li aiuti anche in studio di registrazione a scrivere qualche nuovo classico. Noi ci crediamo. Set List Sting Me Twice As Hard Hotel Illness Good Morning Captain Good Friday Medicated Goo By Your Side Ballad In Urgency Wiser Time She Talks To Angels Soul Singing Thorn In My Pride Jealous Again Remedy Hard To Handle / Hush |