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Roy Montgomery – RMHQ Headquarters

Anno di pubblicazione: 2016

Provenienza: Nuova Zelanda

Genere: psichedelia, folk apocalittico, post rock

Voto: ***

Brano migliore: Dear Future Loser


Commento: Roy Montgomery è un punto di riferimento per la scena sperimentale della Nuova Zeland fin dalla fine degli anni '80. A capo di band come Pin Group, Dissolve e Hash Jar Tempo, ha saputo rimanere sulla breccia per molti anni. RMHQ Headquarters è un mastodonte di ben quattro cd (per quasi tre ore di musica), che rappresenta un po' la summa della sua esperienza da songwriter folk sui generis. Il primo cd, intitolato Tropic Of Anodyne, è l'unico a contenere delle canzoni vere e proprie ed anche il più godibile. Se vi servono delle influenze per capire di cosa stiamo parlando, sappiate che le canzoni di Montgomery vivono a metà strada tra Jandek ed i Current 93. Il secondo cd, Darkmotif Dancehall, è interamente strumentale e decisamente orientato verso il noise / space rock. Da notare il brano 10538 Overdrive, che è un'improvvisazione liberamente ispirata alla Interstellar Overdrive contenuta nell'album d'esordio dei Pink Floyd. Infine gli ultimi due cd (Bender e Transient Global Amnesia), anch'essi quasi completamente strumentali, sembrano prodotti da un John Fahey completamente in acido. Da segnalare qui gli oltre venti minuti deliranti della progressione chitarristica intitolata Weathering Mortality. RMHQ Headquarters è un progetto anche interessante, ma francamente estenuante.


Assomiglia a: vedi sopra.

Dove ascoltarlo: in un giardino di piante grasse.

 Lorenzo Allori