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Marcus O’ Dair – Different Every Time

 

Autore: Marcu O' Dair

Casa Editrice: Giunti

Pagine: 445

Prezzo di copertina: € 29,00

 

Questa biografia di Robert Wyatt (approvata dall'artista, che ha anche fornito per l'occasione fotografie dell'archivio di famiglia e disegni inediti della moglie Alfreda) è semplicemente una delle migliori biografie musicali che mi sia mai capitato di leggere. La vicenda del batterista e cantante britannico (ma anche tastierista, trombettista e poeta patafisico) viene raccontata in modo completo, partendo dall'infanzia fino ad arrivare ai meritati riconoscimenti della critica musicale avvenuti negli ultimi anni. Non vengono tralasciati aspetti sgradevoli e nemmeno le contraddizioni del personaggio Robert Wyatt: uomo attraversato da una carica creativa irrefrenabile, ma anche incostante, capriccioso, velleitario e sostanzialmente debole ben oltre il suo noto handicap motorio. Niente viene sottaciuto e ciò dimostra ancora una volta che corrisponde a verità la leggendaria severità di Wyatt verso le proprie debolezze. Sullo sfondo giganteggia la figura della moglie Alfreda, musa ispiratrice di quel capolavoro assoluto che fu Rock Bottom (1974), ma anche mente razionale che riesce a catalizzare le energie del bambino Robert, a fargli da amante, da mamma e da manager.

Different Every Time ha anche il merito di trattare in modo esauriente l'impegno politico di Wyatt nel Partito Comunista Britannico, le sue lotte e le innumerevoli collaborazioni musicali che hanno costellato soprattutto i difficili anni della depressione (in sostanza un quindicennio buono, compreso tra la metà anni '70 e l'inizio degli anni '90). Dalle pagine di Different Every Time fuoriesce una persona molto colta e fragile. Io vi ho trovato molte analogie con la personalità del nostro Giovanni Lindo Ferretti ed infatti, pur nelle ovvie differenze stilistiche, le strade dei due hanno finito per incrociarsi, in un breve periodo all'inizio dell'avventura C.S.I..

Ryuchi Sakamoto definì Wyatt "la voce più triste del mondo". Non ditemi che non vi si è mai spezzato il cuore ascoltando Alifib o Sea Song?

 

 Lorenzo Allori