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Iosonouncane – Die

Anno di pubblicazione: 2015

Provenienza: Italia

Genere: elettronica, indie rock

Voto: ****

Brano migliore: Mandria


Commento: Mi ero ripromesso da tempo di ascoltare il secondo album di Iosonouncane (al secolo il musicista sardo Jacopo Incani), ma soltanto la sua entrata da favorito nella sestina dei finalisti al Premio Tenco mi ha fatto superare la diffidenza iniziale rispetto alle molte iperboli lette sui giornali specializzati e sulla rete. Devo però senz'altro ammettere che Die è davvero un gran disco. Iosonouncane appoggia moltissimo la propria musica su un uso sapiente delle basi elettroniche, ma non mancano riferimenti ad un certo cantautorato sperimentale italiano degli anni '70 (a mio giudizio Eugenio Finardi su tutti). Tanca e Mandria sono degli affascinanti esperimenti quasi sul tema del drum n'bass, Carne è un brano più ortodosso e quasi rock, mentre Buio è una suite che supera abbondantemente la "forma canzone". Ci sono soltanto sei pezzi, per quasi quaranta minuti di musica. Die conferma la recente evoluzione della targa Tenco, che tende sempre più a premiare prodotti lontani dal cantautorato italico ortodosso (anche se poi finisce per vincerlo l'usato sicuro Mauro Ermanno Giovanardi).


Assomiglia a: sono molto irriverente, lo so, ma io ci ho sentito anche qualcosa della collaborazione Brian Eno, John Cale e Kevin Ayers (era il lontano 1974). Poi ovviamente, come già detto, l'Eugenio Finardi del periodo Cramps Records.

Dove ascoltarlo: sulle rive di un laghetto costiero..

 Lorenzo Allori