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Sacri Cuori – Delone

Anno di pubblicazione: 2015

Provenienza: Italia

Genere: tex mex, leggera italiana, post rock

Voto: ***

Brano migliore: Delone


Commento: Recentemente mi sono imbattuto spesso nei Sacri Cuori, avendoli molto apprezzati come collaboratori di gente del livello di Hugo Race, Massimiliano Larocca e Calexico. Dopo averli visti in azione dal vivo, mi sono confermato nella mia ottima impressione. La band romagnola è una vera e propria forza della natura (in particolare il chitarrista Antonio Gramentieri). Il loro status internazionale viene confermato dalla presenza, in questo loro nuovo disco, di ospiti senza bisogno di troppe presentazioni (Marc Ribot, ancora Hugo Race, Evan Lurie). Dalle premesse potrebbe sembrare un album in direzione New York City / NoWave / Lounge Lizards ed invece, oltre all'amato confine tra Stati Uniti e Messico, mai come questa volta i Sacri Cuori hanno piedi e testa ben piantati in Italia. In verità si tratta di un'Italia stilizzata, molto anni '60, ma capace di rapire con il proprio insostenibile languore (Dirsi addio a Roma vale per tutte). Una strada da proseguire con fiducia, ma che ancora mostra qualche incertezza. Quando invece la band si cimenta nei brani tex mex strumentali o nella pura surf music, sembra quasi che inserisca il pilota automatico. I Sacri Cuori restano comunque uno degli orgogli nazionali di cui siamo meno consapevoli.


Assomiglia a: Guano Padano, Calexico, Ennio Morricone, Cinematic Orchestra.

Dove ascoltarlo: davanti alla Bocca della verità.

 Lorenzo Allori