Anno di pubblicazione: 2017 Provenienza: U.S.A. Genere: new wave, industrial, electro pop, soul Voto: **** Brano migliore: The Underside Of Power
Commento: Gli Algiers mi avevano stupito con il loro esordio e riescono a convincermi pienamente (e non era affatto scontato) con questo loro secondo album. Tutte le intuizioni e le ibridazioni dell'album Algiers (2015), in The Underside Of Power sono messe ancora meglio a fuoco e ci consegnano una band capace sicuramente di segnare questi anni musicali. La scrittura brilla in particolare nell'euforia soul / ballabile della title track e nella limacciosa nenia industriale di Cleveland, ma di fatto non ci sono cadute di tono, pur nella grande varietà della proposta stilistica. Si continua a cavalcare la splendida voce soulful di Franklin James Fisher, appoggiandola su basi musicali non convenzionali e che genericamente potremmo definire "post punk". Gli Algiers continuano ad apparire come una luce abbagliante che si staglia sopra la mediocrità di molti colleghi indie.
Assomiglia a: Bloc Party, U2 di Achtung Baby!, Depeche Mode di Songs Of Faith And Devotion Dove ascoltarlo: navigando sopra una chiatta rompighiaccio |