Anno di pubblicazione: 2014 Provenienza: U.S.A. Genere: classic rock Voto: **** Brano migliore: Don't Let It Go
Commento: Da sempre ci sono due Beck Hansen: il genietto del crossover alternativo, capace di mischiare i più disparati ingredienti rock al funk ed addirittura all'hip - hop e poi il cantautore innamorato delle radici folk. Questo Morning Phase assomiglia molto di più alla seconda schiera dei lavori di Beck, ma rispetto ai pur ottimi Mutations o Sea Change, qui si privilegiano arrangiamenti meno scarni e si esplora in parte la materia psichedelica. Eccoci dunque di fronte all'ennesimo disco che glorifica un certo cantautorato californiano dlel'inizio degli anni '70, con una spruzzatina di suggestioni albioniche. L'album fila che è un piacere e subito dopo aver concluso l'ascolto si avverte nitida l'urgenza di risentirlo. Date retta a me, Beck entrerà nella storia del rock per Mellow Gold o Odelay, ma Morning Phase, dal punto di vista compositivo, vale molto di più. Adesso sapete che dovete ascoltarlo. Assomiglia a: Jonathan Wilson Dove ascoltarlo: in cuffia, rinunciando ad ascoltare la lezione sulle guerre sannite. |