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Dave Matthews Band – Live At Mile High Music Festival

 Anno di pubblicazione: 2008

Provenienza: USA / Sud Africa

Genere: jam band

Voto: ****

Brano migliore: So Damn Lucky


Riassorbito il duro colpo dell'improvvisa morte del sassofonista Leroi Moore, la Dave Matthews Band torna nei negozi con il classico album dal vivo natalizio. Cominciamo subito col dire che questo è un grande concerto che si snoda su tre cd avvincenti in cui i quattro superstiti della band (Leroi Moore sarebbe morto di lì a poco, dal momento che la registrazione risale al luglio 2008) sono affiancati dal nuovo sassofonista Jeff Coffin, dal chitarrista elettrico Tim Reynolds e dal trombettista Rashwan Ross, tutti musicisti che i fans della funambolica band conoscono alla perfezione. Le classiche frecce all'arco della DMB ci sono tutte: l'esuberanza ritmica trascinata dal batterista monstre Carter Beauford, la meravigliosa voce dell'istrionico Dave, i temibili cambi di tempo che non agitano minimamente l'imperturbabile bassista Stefan Lessard e poi ancora l'indiavolato violino di Boyd Tinsley. A tutto ciò, in questo caso si aggiunge la voglia di interpretare qualche brano minore del repertorio di questo decennio e due nuove cover (Sledgehammer di Peter Gabriel e Thank You / Falletin Me Be Mice Elf Again di Sly & The Family Stone). Allargando però l'analisi del disco si deve aggiungere che questo, come altri live del gruppo, è un prodotto da consigliare solo ai "die hard fans" della band (come me) che da undici anni si sobbarcano continue spese in album dal vivo sempre eccellenti (spesso tripli o quadrupli), ma che ripetono più o meno lo stesso cliché dei precedenti (ad oggi gli album ufficiali dal vivo sono ben 27, compreso quello qui recensito, contro 7 miseri album in studio). In definitiva è necessario che il gruppo si rimetta prima o poi a lavoro in studio, anche perché l'ultimo grande vero album è datato 1998 e forse è il caso di festeggiare come si deve il decennale.

Assomiglia a: per chi li conosce è superfluo, per quelli che ancora non li conoscono si possono indicare in ordine sparso Peter Gabriel, Paul Simon, Grateful Dead, Oregon, Phish, Tom Waits, Counting Crows, Little Feat, The Police, ma forse i più vicini di tutti sono gli storici NRBQ.

Dove ascoltarlo: in concerto off corse. Io li ho visti dal vivo e fidatevi nessuno è a questo livello nelle performance live (da dieci anni infatti sono i primi per biglietti staccati negli Stati Uniti).

Lorenzo Allori