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JONATHAN WILSON Fanfare

Anno di pubblicazione: 2013

Provenienza: U.S.A.

Genere: classic rock

Voto: ****

Brano migliore: Dear Friend


Commento: Nel 2001 il mondo della musica rock venne messo in subbuglio dall'uscita di Gold di Ryan Adams. I detrattori sostennero che quell'album fosse troppo derivativo per meritarsi tutta quella considerazione, i sostenitori lo salutarono come il primo capolavoro classic rock del nuovo millennio. Se volete, andatevi a rileggere le mie considerazioni su quel disco, contenute nella mia discografia di Ryan Adams. Ho assegnato quattro stelle a Gold perché l'ho sempre considerato un ottimo lavoro, certamente non originale, ma capace di farti sanguinare il cuore con una manciata di ottime canzoni. Ecco Fanfare è esattamente la stessa cosa. Un disco molto derivativo con brani che ricordano quasi sempre qualcosa di già sentito. La title track, per esempio, è un riuscito connubio tra Music Is Love di David Crosby e River Song di Dennis Wilson. E come non sentire echi della Danger Bird di Neil Young nella maestosa melodia di Illumination? E ancora Lovestrong ricorda da vicino i Pink Floyd di Pigs o la sezione centrale di Echoes, così come le parti di chitarra solista di Dear Friend sono uno smaccato omaggio a Jerry Garcia. Rispetto al precedente album Gentle Spirit, in questo ambizioso seguito Jonathan Wilson abbassa il volume delle chitarre elettriche ed usa moltissimo le tastiere (pianoforte, organo, sintetizzatori vintage), tant'è vero che a volte sembra di ascoltare addirittura un disco della Electric Light Orchestra. Partecipano all'impresa ospiti del calibro di Jackson Browne, David Crosby, Graham Nash, Mike Campbell e Benmont Tench, tutti perfettamente a loro agio. Bello come un falso d'autore.


Assomiglia a:
If You Could Only Remember My Name di David Crosby (senza il genio contorto di Crosby).

Dove ascoltarlo: negli anni '70.

 Lorenzo Allori