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Mad Season – Sonic Evolution

Anno di pubblicazione: 2015

Provenienza: U.S.A.

Genere: alternative rock

Voto: **1/2

Brano migliore: River Of Deceit


Commento: Seattle è quella curiosa città in cui puoi uscire una fredda sera di gennaio, recarti in metro alla Benaroya Hall e vederti dal vivo la reunion di due dei super gruppi più incredibili della storia del rock. Il menù è ricco perché prevede un lungo set dei Mad Season ed uno molto più corto degli ancor più essenziali Temple Of The Dog. Il comune denominatore tra i due gruppi è la voce di Chris Cornell, che naturalmente appare molto più a suo agio con l'hard rock virato di blues dei Dog, che con la psichedelia alternativa dell'altro progetto, del quale originariamente non faceva parte. Non ci sono più Layne Staley e John Baker Saunders, uccisi dai propri vizi e non ci sono nemmeno le voci di Mark Lanegan e di Eddie Vedder o le tastiere di Rick Parashar, che avevano nobilitato gli episodi unici delle due band. In compenso ci sono Mike McCready (Pearl Jam), Jeff Ament (Pearl Jam), Stone Gossard (Pearl Jam), Matt Cameron (Soundgarden, Pearl Jam), Barrett Martin (Screaming Trees), Duff McKagan (Guns N'Roses), Sean Kinney (Alice In Chains), Kim Virant (Lazy Susan) e Jeff Angell (The Missionary Position). E poi c'è pure un'imponente orchestra sinfonica (Seattle Symphony), che fa di tutto per rendere tronfio e barocco il concerto dei Mad Season (indimenticabile in negativo il lungo strumentale Waking The Horizon, con cui inizia il cd). Purtroppo non all'altezza anche due autentiche canzoni - capolavoro come Wake Up e Long Gone Day. Tenetevi River Of Deceit, Call Me A Dog, Reach Down, I'm Above (cantata dall'ottimo Jeff Angell) e buttate via il resto.


Assomiglia a: ad un "concerto grosso" dei Mad Season, con i Temple Of The Dog che vengono per un veloce saluto proprio alla fine.

Dove ascoltarlo: direi soltanto a Seattle, WA.

 Lorenzo Allori