Anno di pubblicazione: 2015 Provenienza: U.S.A. Genere: metal Voto: ***1/2 Brano migliore: Stranger Things
Commento: quella strana mistura di death metal, metalcore e prog rock denominata "djent" ha da qualche anno nei Periphery (dalla sempre fiorente scena di Washington D. C.) una delle band di riferimento. Accentuando il lato progressivo della propria musica, i Periphery hanno realizzato un monumentale doppio album (i cd vengono venduti separatamente con anche dei bonus in dvd) in cui danno sfogo, come mai prima d'ora, a tutte le loro variegatissime influenze. Tra i due album, si lascia preferire sicuramente il secondo, anche se ci sono dei difetti e dei pregi ben individuabili in entrambi. Se brani come Graveless o Hell Below mostrano decise influenze fusion anni '70 e Omega è una suite che inizia con un solo di piano jazz per poi evolversi in mille altri sentieri, hanno invece un effetto decisamente straniante e di ormai troppo netta contrapposizione le parti cantate in growl o certe sfuriate metalcore della sezione ritmica. Per amare e suonare il metal occorre rimanere sempre un po' bambini ed i Periphery sembra che abbiano invece deciso di diventare adulti. Assomiglia a: Meshuggah, TesseracT, Tool Dove ascoltarlo: dentro a un frullatore. |