Anno di pubblicazione: 2016 Provenienza: U.S.A. Genere: folk Voto: *** Brano migliore: Bound, Chained, Fettered
Commento: Possiamo definire Terry Lee Hale come un musicista dalle molte vite artistiche. Ha ormai più di sessanta anni ed è ancora piuttosto sconosciuto ai più. Alla fine degli anni '80, dal natìo Texas si spostò a Seattle per incidere con la Sub Pop. Questo gli attirò le simpatie di band quali Screaming Tress e Soundgarden, ma la musica di Terry era molto lontana dall'alternative rock. Volendosi soffermare solo sulla celebrata scuderia Sub Pop, l'unica band con uno stile a lui affine erano i Walkabouts. Si tratta dunque di folk e di tutte le sue ramificazioni (oggi si direbbe "americana"). Nel corso degli anni Hale ha riscosso un relativo successo in Europa (soprattutto in Francia, ove risiede, ed in Germania) ed è per questo che si è affidato ai nostri Sacri Cuori come "supporting band" per registrare questo nuovo album. Le atmosfere di Bound, Chained, Fettered rimandano ad un folk polveroso, mischiato con jazz e blues; sicuramente di grande raffinatezza, con l'unica pecca di essere forse povero di empatia.
Assomiglia a: Lambchop, Mark Knopfler Dove ascoltarlo: in un jazz club parigino. |