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The Jesus & Mary Chain – Damage And Joy

Anno di pubblicazione: 2017

Provenienza: Gran Bretagna

Genere: noise pop

Voto: ***

Brano migliore: War On Peace


Commento: Dopo ben diciannove anni di silenzio discografico, i fratelli Reid (che comunque continuano a detestarsi) tornano sul mercato con un nuovo album in studio. Quattordici nuove canzoni firmate Jesus And Mary Chain sono sicuramente più eccitanti di qualsiasi tour celebrativo o di album dal vivo con il quale la band risuonava completamente il proprio capolavoro Psychocandy (1985). Damage And Joy si apre nel segno della sorpresa con il possente psycho rock di Amputation, realizzato in quella terra di nessuno in cui i Killing Joke dello scorso decennio si incontrano con gli Hawkwind. Niente paura, questo nuovo stile molto aggressivo non contrassegna tutta la scaletta ed anzi fa capolino solo in un altro singolo episodio (Facing Up The Facts). Altrove i Jesus And Mary Chain che, non dimentichiamolo mai, restano pur sempre una delle 4 - 5 rock band che hanno saputo sovvertire la storia del rock degli anni '80, riscoprono un loro classicismo. Devono essere lette così le percussioni molto velvettiane di Always Sad o una ballata come Song For A Secret, che sembra davvero un outtake tratta dalle sessions di Psychocandy. In definitiva, come già successo nella loro precedente carriera, la band scozzese fallisce quando cerca di accreditarsi come progenitore del brit pop chitarristico (All Things Pass, The Two Of Us, Presidici), mentre fa centro quando scrive all'insegna dell'estrema semplicità (Los Feliz, Get On Home, Can't Stop The Rock o la notevole power ballad War On Peace). Con la "remmiana" Black And Blues viene anche servito il jolly del revival psichedelico ecumenico, che mette cioè d'accordo entrambe le sponde dell'Oceano Atlantico.


Assomiglia a: vedi sopra.

Dove ascoltarlo: ad una riunione di un movimento pacifista.
 Lorenzo Allori