l loro tour, di grande successo, fa ora tappa a Prato in un concerto imperdibile organizzato in collaborazione con Radiogas. "Un disco che scorre come un corpo unico, affrontando le tematiche del lavoro, della comunicazione sociale, della sopravvivenza quotidiana e della ricostruzione di un senso culturale ed economico" (Rockit) | |
"Non può non essere riconosciuto ai Ministri il merito di evitare cliché, di recuperare un impegno sociale che sembrava dimenticato, e di comunicarlo attraverso la forma di comunicazione più entusiasmante che possa esistere. Quella del rock". (Indierock) "Magari avessimo gli scranni del governo riempiti con questi Ministri. Sarebbe fantastico se non rivoluzionario. Dalla Milano che una volta si poteva bere, arriva un disco che finalmente sputa fuori quello che altri, inconcludentemente, seguitano a mandare giù" (Mescalina) "I Ministri in concerto convincono, coinvolgono e ti conquistano con i loro testi dissacranti, spigolosi, scorretti (e per questo estremamente corretti) e sortiscono un buon effetto, quello di lasciarti un curioso prurito addosso". (Sound Magazine) I KOBAYASHI apriranno il concerto dei Ministri a Prato: giovane band di grande talento, arrivano da Carrara e suscitano già la curiosità della critica specializzata con l'Ep d'esordio "Infantili e crudeli" (2005). Ma la conferma arriva con il primo album pubblicato a fine 2008, "Kobayashi", uscito per l'etichetta Corasong, mixato da Tommas Colliva all'OmniaB Studio di Milano, e masterizzato da Giovanni Versari al Nautilus: un album che incanta e spiazza per la forza compositiva e la dura raffinatezza dei suoni. Così i Kobayashi conquistano subito un posto d'onore nel panorama dell'indie rock italiano: le loro esibizioni dal vivo sono sempre coinvolgenti e di grande, travolgente impatto. "Ottimi nell'improvvisazione, con il batterista Flavio Andreani da dieci e lode, in grado di guidare il trio verso l'apice di ogni pezzo, Nicola Bogazzi più che virtuoso al basso, e la duttile voce di Andrea Marcori, tutt'uno con la sua chitarra, che si amalgama alla perfezione con ogni strumento che segue o la segue". (Radiogas) "E' uno di quei dischi che si metterebbero in loop. Ritornano certi giri di basso wave così come ritorna un'ottima attitudine punkettona in una voce storta e, per questo, estremamente affascinante e coinvolgente. Un plauso va ai testi. Non è da tutti stuzzicare l'immaginazione restando così aderenti alla realtà". (Rumore) "Siamo ancora e senz'altro oltre il rock. Quello buono". (Mescalina) "Hanno personalità, grinta, idee, governano con mano ferma una complessità che è in primo luogo mentale, e quello di una sorta di autoanalisi è uno dei fili conduttori che si può cercare di tirare attraverso le loro canzoni". (Rockit) www.radiogas.it informazioni: info@radiogas.it stampa: press@radiogas.it - 347 3045958
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