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Massa: la storia degli immigrati che occupano il duomo

 

Truffati per un permesso di soggiorno mai arrivato, vogliono risposte istituzionali. Sabato manifestazione in città.

MASSA: LA STORIA DEGLI IMMIGRATI CHE OCCUPANO IL DUOMO



articolo di David Drago

foto di Mattia Colombo

 

MASSA – Passa una suora anziana, sorride e dice: si sta bene qui al fresco, vero? Uno dei marocchini che, insieme ad altri nordafricani e senegalesi, occupa il chiostro del Duomo di Massa dal primo maggio, non trattiene una smorfia amara. Come no? - ironizza - Si sta benissimo a dormire per terra da venti giorni aspettando una risposta che non arriva. La risposta che gli immigrati che hanno occupato il duomo di Massa chiedono riguarda il loro permesso di soggiorno, per il quale hanno pagato, e che non è mai arrivato dal 2009. In effetti, è stata una truffa. Un uomo di Avenza, già conosciuto per le sue malefatte, ha messo su una finta agenzia di collocamento e ha spillato soldi a trecentocinquanta immigrati promettendo di dimostrare che avevano un lavoro fisso, e quindi facendo loro ottenere un permesso di soggiorno. La truffa, in sintesi, è andata così: uno scantinato spacciato per agenzia interinale, domande di regolarizzazione inoltrate al ministero con dei datori di lavoro che erano complici o erano ignari e una volta che sono stati chiamati sono caduti dalle nuvole. Ci sono le prove, le ricevute sia del pagamento effettuato che della richiesta arrivata sui tavoli del ministero dell'interno.

Mille euro ciascuno. Moltiplicati per trecentocinquanta, fanno un malloppo impressionante. Spillato agli immigrati che ci sono cascati per disperazione: “di fronte a una legislazione talmente capziosa che se non hai lavoro non ti dà il permesso di soggiorno ma se non hai permesso di soggiorno non puoi avere un lavoro regolare, si sono fatti truffare da un individuo che definire senza scrupoli è anche troppo blando”, spiegano i ragazzi del Presidio Antirazzista di Massa.

Sono stati messi all'opera un paio di avvocati, coinvolte alcune associazioni in difesa dei diritti dei migranti, ma davanti a un nulla di fatto, per ottenere risposta e giustizia, gli immigrati hanno deciso di occupare il Duomo: “L'unico luogo – dicono – dove ci sentiamo al sicuro”. Non ci sono tutti i truffati dall'uomo di Avenza: alcuni se ne sono andati altrove. A occupare stabilmente il duomo anche di notte sono sette, più molti altri che li raggiungono di giorno. Ma tutti hanno sporto denuncia. Quelli che non si muovono da lì, dormono sulle scale del Duomo, perchè il parroco pare non l'abbia presa benissimo e ha loro impedito di dormire all'interno. Il vescovo di Massa,però, si è schierato dalla loro parte, e ha consultato altri avvocati per venire a capo di questa assurda situazione. Lo stesso ha fatto la Cgil. Il parroco dell'ospedale di Massa ha dato agli immigrati la benedizione. Sindaco e prefetto li hanno incontrati spesso e continuano a seguire l'evolversi della situazione, mentre molti ragazzi di Massa e dintorni, sinistra e cattolici, tutti senza bandiere, si sono uniti alla lotta degli immigrati sotto un'unica sigla: Presidio Antirazzista. Per non prestare il fianco a strumentalizzazioni politiche. Questa, dicono, è una lotta sociale, la politica non deve entrarci. Gli immigrati che protestano sono uomini e ragazzi, che lavorano in Italia da cinque, sette, dieci anni, e non riescono a regolarizzarsi. Esasperati, non vogliono spostarsi dal Duomo senza prima aver ottenuto una risposta sui permessi di soggiorno. La gente di Massa è solidale: ha portato coperte, generi di prima necessità, cose per alleviare lo sfiancante presidio. C'è stata una manifestazione che ha attraversato la città. Anche l'Anpi, l'associazione partigiana qui a Massa molto forte, si schiera a fianco dei migranti. E il mondo della musica: Marco Rovelli con un concerto in piazza, gli Assalti Frontali con un messaggio sul sito cronachemigranti.wordpress.com.

Gli avvocati che ora stanno seguendo la vicenda, a Massa, Roma, Milano e Torino, cercano una via d'uscita attraverso una delicata operazione di interpretazione della legge, c'è già una strategia in esame per ottenere uno sblocco e consentire agli immigrati di lasciare il Duomo di Massa. Ma, come è stato già sottolineato, la risposta non può, con ogni probabilità, essere legale (quella riguarderà i provvedimenti contro il truffatore che, denunciato, avrà un processo) ma può solo essere politica: a livello locale o nazionale. “Perchè al di là dell'interpretazione delle leggi – spiega il portavoce dei migranti – non esiste niente di concreto a cui appellarsi legalmente”. Questo è dunque il motivo della protesta: agire sulle istituzioni. Perciò gli immigrati che hanno occupato il Duomo di Massa non hanno nessuna intenzione di smobilitare finchè le istituzioni non cercheranno davvero una soluzione per far loro ottenere un permesso di soggiorno che aspettano da anni. Non solo: gli immigrati dicono di avere già in mente un piano B, che alzi il livello della protesta, se entro la fine del mese niente si sblocca. Di cosa si tratta, non lo rivelano: non lo sanno nemmeno i ragazzi del Presidio Antirazzista che li affiancano e dormono a turno all'addiaccio con loro. Ma tutti sperano che non ce ne sia bisogno.


 David Drago