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DINOSAUR JR Discografia

Joseph "J" Mascis (chitarra e voce), Lou Barlow (basso e voce) e Patrick "Murph" Murphy (batteria) formano i Dinosaur Jr nei pressi di Boston a metà degli anni '80. I tre hanno in testa una musica debitrice dell'insegnamento melodico degli Husker Du e dei Meat Puppets, ma anche delle lunghe cavalcate elettriche del Neil Young anni '70. Fin da subito nasce una guerra fratricida per il controllo della band tra l'estroverso Barlow e l'introverso Mascis. Anche i loro differenti stili di scrittura (più pop Barlow, più epico Mascis) ricordano la situazione simile vissuta negli Husker Du da Bob Mould e Grant Hart.

Il primo vagito del piccolo dinosauro si intitola per l'appunto Dinosaur (1985 - ***) ed è sicuramente il più legato alle radici hardcore punk della loro carriera. Le urla della coinvolgente Bulbs Of Passion riuscirebbero a scuotere le fondamenta delle case, figurarsi se non riescono a dare un colpo al cuore a tutti gli amanti del vero rock n'roll.

 

Il secondo album You're Living All Over Me (1987 - ****1/2) è già un capolavoro. L'iniziale Little Fury Things fa già barcollare sulle gambe l'ascoltatore, che poi viene definitivamente messo KO dall'altrettanto splendida In A Jar. Dietro questi due brani simbolo c'è però molto altro. Semplicemente uno degli album più belli degli anni '80.

 

Ascoltando il primo singolo etrsatto da Bug (1988 - ****) c'è veramente da chiedersi come mai i Dinosaur Jr non abbiano avuto un successo planetario. Freak Scene ha infatti il passo dei grandi classici del rock, ma tutta la scaletta conferma un'invidiabile stato di forma del gruppo, pur non raggiungendo i fasti di You're Living All Over Me. Le canzoni cominciano ad inglobare ritornelli sempre più pop e parallelamente lunghissimi assoli di chitarra, che dal vivo si prolungano ben oltre i dieci minuti. J Mascis è un guitar hero anni '80? Non nel senso letterale e mitico del termine. Consoliamoci con perle come They Always Come e Yeah We Know.

Lou Barlow lascia la band perché le sue composizioni non ricevono il necessario spazio da parte del tirannico leader. Dal punto di vista commerciale avrà ragione lui perché le sue band successive Sebadoh e Folk Implosion avranno successo maggiore dei Dinosaur Jr (Gimme Indie Rock dei Sebadoh o Pole Position dei Folk Implosion sono due canzoni, nonché grandi successi di classifica, che rappresentano in pieno l'epopea dell'alternative rock americano di inizio anni '90). I Dinosaur Jr continuano con J Mascis che suona anche il basso e quasi sempre la batteria (anche Murph è pronto per fare le valigie) nel nuovo album intitolato Green Mind (1991 - ***). Il disco soffre della mancanza di sfaccettature rappresentata dalla monolitica personalità del chitarrista. Ci si ricorda solo della title track e della bellissima Flying Cloud. Da qui iniziano i riferimenti country rock che caratterizzeranno per qualche anno i Dinosaur Jr. Il tutto viene annunciato da una sorprendente cover di Hot Burrito #2 dei Flying Burrito Brothers.

J Mascis si riappacifica con Murph, ingaggia l'ottimo bassista Matt Johnson ed esce in piena era grunge con Where You Been (1993 - ***). Si tratta del disco che vende meglio nella carriera del trio, ma prevede una scaletta dalla qualità piuttosto diseguale e sempre orientata verso il country rock. Molti assoceranno per anni i Dinosaur Jr a band come Uncle Tupelo e Jayhawks proprio a causa di questo disco. Le ballate Out There e Get Me, guidate dalla voce annoiata di Mascis, non faticano ad emergere anche in quell'affollato 1993.

Il ferro deve essere battuto finché è caldo, soprattutto dopo il suicidio di Kurt Cobain, ciò mal consiglia Mascis a fare uscire un album raffazzonato e mediocre come Without A Sound (1994 - **1/2). Il singolo Feel The Pain vende ancora una volta bene, ma che pena ascoltare i Dinosaur Jr ridotti così mentre i Folk Implosion dell'ex Low Barlow conquistano pubblico e critica.

Maltrattato dai vecchi fan, esce nel 1997 il controverso Hand It Over (***), che si dimentica della roots music americana per rivolgersi alla scena shoegazing britannica. E' un disco che trasuda psichedelia ed un'inedita passione per gli arrangiamenti elaborati. Del resto quello è il periodo d'oro del brit pop. Hand It Over è meglio di quanto generalmente si dica in giro.

Lo scioglimento del trio, con J Mascis che inizia una carriera solista la quale non fa che ricalcare quanto fatto ad inizio anni '90 con la band, non scontenta proprio nessuno. Da tempo si aspettava solo qualcuno che avesse il coraggio di staccare la spina. Ecco che esce un gustoso contenitore di BBC Sessions intitolato In Session (1998 - ***) che contempla il periodo 1988 - 1993. I Dinosaur Jr non sono mai stati dei maestri di stile e quindi ciò penalizza la qualità audio, ma il tiro è quello dei giorni migliori.

La formazione originale dei dinosauri torna a sorpresa in pista con l'alterno Beyond (2007 - ***). Le canzoni migliori qui le dona senza dubbio Lou Barlow (Back To Your Heart e Lightning Bulb), mentre J Mascis sembra sprofondato del tutto nella sua strana forma di schizofrenia musicale.

E' impossibile liquidare la reunion dei Dinosaur Jr alla voce "vecchi rincoglioniti che si rincontrano non per caso" perché esce un piccolo gioiello come Farm (2009 - ****). Ancora un pizzico di country rock e tante cavalcate chitarristiche (Plans, I Don't Wanna Go There) per un album che non sfigura affatto accanto ai classici degli ani '80. Piace soprattutto la maestosa Said The People.

  

I Bet On Sky (2012 - ***1/2) parte in modo spiazzante con il quasi college rock di Don't Pretend You Didn't Know, ma poi J Mascis riprende in mano il controllo della situazione con il suo consueto stile, limitando però questa volta la lunghezza degli assoli. 

Ne esce fuori un disco sicuramente più curato che in passato, con almeno quattro brani superiori alla media: Almost Fare, Stick A Toe In, I Know It Oh So Well e la più lunga See It On Your Side. Nessuna di queste quattro è firmata da Barlow. I Dinosaur Jr sono tornati la creatura di J Mascis, pochi dubbi su questo.
E’ perfino irritante la capacità dei Dinosaur Jr di realizzare album del tutto uguali ai predecessori, ma comunque dotati di una loro singolare dignità artistica. Give A Glimpse Of What Yer Not (2016 - ***1/2) non sfugge alla regola, anche se con canzoni più concise rispetto al solito. 
I gioiellini si chiamano Good To Know (scritta da Mascis) e Left / Right (una delle uniche due scritte invece da Barlow – P.S. provate ad indovinare da chi sono evidentemente ispirate alcune delle canzoni più fulminanti dei Foo Fighters). Se il disco non brilla di originalità, viceversa piace per le sue belle melodie e per i consueti rimandi alla carica selvaggia di Neil Young.

       
 Lorenzo Allori