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Delusions And Illusions

 

Delusions And Illusionsil più grande album di hard rock degli ultimi venti anni

 

La fine degli anni ’80 ha visto l’irresistibile ascesa dei Guns N’Roses. Tra il 1987 e il 1989 il loro album Appetite For Destruction (aiutato anche dal curioso ep acustico GN’R Lies) aveva fatto man bassa nelle classifiche americane, grazie a singoli convincenti e cattivi al punto giusto come Welcome To The Jungle, It’s So Easy, Mr. Brownstone, Paradise City e Sweet Child O’ Mine. Essendo in declino la stella dei Motley Crue, i Guns erano gli “imperatori del glam metal” con una serie impressionante di rimandi ed influenze alla storia nobile del rock n’roll (gli Hanoi Rocks, le New York Dolls, gli Stooges di Raw Power, gli Aerosmith degli anni ‘70 ed i Rolling Stones). Il bassista Duff “Rose” McKagan addizionava poi gli ingredienti del punk rock (Misfits, Sex Pistols e Ramones tra i suoi gruppi preferiti). Dunque, ricapitolando, la band era sulla cresta dell’onda dopo aver inciso un disco d’esordio che definire epocale è perfino riduttivo, aveva nell’inglese Slash uno dei migliori chitarristi in circolazione e nel cantante Axl Rose un frontman capriccioso e scandaloso al punto giusto. Tutto ok? Niente affatto.

Le sessions del secondo album produssero una serie di scorie che avrebbero finito per disintegrare il gruppo. Lo storico batterista Steve Andler era stato sostituito dal più talentuoso e potente Matt Sorum (ex The Cult) per volere del management della band, che vedeva nella tossicodipendenza di Adler il massimo fattore di rischio nell’ascesa delle “pistole e rose”. I contrasti musicali tra Axl Rose e il chitarrista Izzy Stradlin divennero talmente acuti che subito dopo la conclusione delle registrazioni del nuovo disco il chitarrista ritmico lasciò il gruppo. La perdita di Stradlin, col senno di poi, è fondamentale per spiegare la disintegrazione dei Guns. Izzy era chitarrista molto solido, cresciuto alla scuola di Keith Richards e Malcom Young ed era colui che scriveva i ritornelli migliori ed asciugava il gusto un po’ kitch di Axl. Venne sostituito da Guilby “Guy” Clark, niente più di una nota a margine nella grande storia del rock n’roll.

Axl Rose riuscì ad imporre la sua visione fatta di arrangiamenti pomposi e più elaborati del passato, per cui venne ingaggiato un nuovo musicista: Dizzy Reed, che si sarebbe occupato di suonare le tastiere e di rinforzare con percussioni assortite la parti di batteria (indimenticabili i suoi interventi di tamburello!!!). E’ stato il Guns N’Roses che più ha resistito alla dittatura niente affatto illuminata del cantante. Meditate gente, meditate. Ovviamente, pur con un tastierista di ruolo, quando il pianoforte prendeva il centro della scena nelle nuove canzoni (November Rain) era comunque Axl Rose a strimpellarlo con fare incerto ed arrogante.

Incapaci di scegliere tra i molti brani registrati, i Guns finirono per fare uscire due album gemelli, entrambi di lunga durata (nell’epoca del vinile sarebbero stati due doppi), intitolati Use Your Illusion.

I due album vendettero molto bene (per la cronaca il secondo ebbe in tutto il mondo un successo maggiore) e portarono il gruppo sulla cima dell’Olimpo del rock energico. Se però si fosse riusciti a mantenere in scaletta solo le canzoni realmente meritevoli, saremmo stati di fronte ad un capolavoro assoluto, forse addirittura superiore ad Appetite For Destruction. Adesso chiudete gli occhi ed immaginatevi di selezionare Dust N’Bones, Live And Let Die (di Paul McCartney), Don’t Cry, You Ain’t The First, Double Talkin’ Jive, November Rain, Garden Of Eden, Don’t Damn Me, Dead Horse e Coma dal primo volume; e poi Civil War, Yesterdays, Knockin’ On Heaven’s Door (di Bob Dylan), Get In The Ring, Pretty Tied Up, So Fine, Estranged e You Could Be Mine dal secondo volume. Shakerate bene ed otterrete il libro di testo su cui insegnare il rock n’roll agli ignari.

Il rimpianto si acuisce se si pensa che esistono outtakes (documentate da vari bootleg) del valore di Crash Diet, Just Another Sunday e delle cover di Attitude dei Misfits e di Only Women Bleed di Alice Cooper.

Sono passati venti anni. Riascoltando la musica dei Guns n’Roses si ritorna comunque ad essere più giovani.

 

 Lorenzo Allori