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Referendum Radiogas 2022

 

MIGLIOR ALBUM INTERNAZIONALE

1) FONTAINES D.C. “SkintyFia”

 
 

2) BLACK COUNTRY, NEW ROAD “Ants From Up There” e RAMMSTEIN “Zeit”

4) BLACK ANGELS “Wilderness of Mirrors”, DISTURBED “Divisive”, IMAGINE DRAGONS “Mercury – Acts 1 &2” e PLACEBO “NeverLet Me Go”

8) ELVIS COSTELLO “The Boy NamedIf”, BRIAN ENO “Foreveandevernomore”, FLORENCE & THE MACHINE “Dance Fever”, VAN MORRISON “What’sIt Gonna Take?”, TOM ODELL “Best Day of My Life”, PIXIES “Doggerel”, SLIPKNOT “The End, So Far”, BRUCE SPRINGSTEEN “Only The Strong Survive”,  SUEDE “Autofiction” e WILCO “Cruel Country”

I Fontaines D.C. sono senz'altro la band dell'anno come dimostra l'accoppiata, del resto assolutamente prevedibile, album-singolo riuscita in precedenza solo ad Adele nel 2011, ai Foo Fighters nel 2014 e a Bowie nel 2016. Sorretti da un hype senza precedenti negli ultimi anni, la band irlandese (N.d.R.: D.C. sta per Dublin City, non per District of Columbia né tantomeno per Democrazia Cristiana) detiene la capacità, più unica che rara, di godere di un consenso intergenerazionale, che va dai boomer che ci risentono con piacere echi di JoyDivision e Fall alla porzione più avveduta e meno rap-lobomotizzata dei teens. Un consenso più che meritato, aggiungo. Ma vale la pena sottolineare il secondo post di un altro album splendido, il secondo dei Black Country, New Road (Dio, come amo quella virgola) di cui vi invito a sentire almeno "Snow Globes", in coabitazione con i sempre bravi Rammstein, e il quarto dei Black Angels, una band che si meriterebbe di riempire gli stadi da 70000 posti. Delusioni dell'anno il cattivo piazzamento (ahinoi meritato) del Boss con l'unico album veramente brutto della sua carriera, e il flop del side-project di Yorke & Greenwood, votato solo dal sottoscritto e neanche senza tanta convinzione.

  

ALBO D’ORO – 2007 Radiohead “In Rainbow” 2008 SigurRos “MeoSuo I Eyrvumuld” 2009 Pearl Jam “Backspacer” 2010 Peter Gabriel “Scratch My Back”/Bruce Springsteen “The Promise” 2011 Adele “21” 2012 Bruce Springsteen “Wrecking Ball” 2013 David Bowie “The Next Day” 2014 Foo Fighters “Something From Nothing” 2015 Blur “The Magic Whip” 2016 David Bowie “Blackstar” 2017 Depeche Mode “Spirit”/Gorillaz “Humanz” 2018 Ben Harper & Charlie Musselwhite “No Mercy in This Land” 2019 Bruce Springsteen “Western Stars” 2020 Bruce Springsteen “Letter to You” 2022 Unkle “Ronin 1”


MIGLIOR ALBUM ITALIANO

1) CALIBRO 35 “Scacco al Maestro”, ALESSANDRO FIORI “Misonopersonelbosco”, MARLENE KUNTZ “Karma Clima”, NU GENEA “Bar Mediterraneo”

5) VERDENA “VolevoMagia”, ZEN CIRCUS “Carifottutissimi amici”

7) NICCOLO FABI “Meno per meno”, FRANCESCO GUCCINI “Canzoni da intorto”, JOVANOTTI “Il Disco del Sole”

 

Giuria incerta e frammentata sul fronte nazionale, visto che sono addirittura in quattro gli album a dividersi la vittoria. Di questi due mi piacciono (Fiori e Marlene Kuntz), uno mi dice poco (Nu Genea) e uno non mi dice proprio nulla, quei Calibro 35 di cui non sono mai riuscito a capirne il successo. Nelle retrovie segnalo i buoni lavori degli Zen Circus e, udite udite, di Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti che ha fatto il suo miglior album degli ultimi anni


ALBO D’ORO – 2007 Cristina Donà “La Quinta Stagione”/Gianna Nannini “Grazie”/Franco Battiato “Il Vuoto” 2008 Baustelle “Amen” 2009 Il Teatro degli Orrori “A Sangue Freddo”/Dente “L’Amore Non è Bello” 2010: A Toys Orchestra “MidnightTalks” 2011 Caparezza “Il Sogno Eretico” 2012 Il Teatro degli Orrori “Il Mondo Nuovo” 2013 Baustelle “Fantasma” 2014 Fabi Silvestri Gazzè “Il Padrone della Festa” 2015 MaxGazzè “Maximilian” 2016 Daniele Silvestri “Acrobati” 2017 Caparezza “Prisoner 709”/Bobo Rondelli “Anime Storte”2018 A Toys Orchestra “Lub Dub” 2019 Vinicio Capossela “Ballate per Uomini e Bestie” 2020 Francesco Bianconi “Forever” 2021 Caparezza “Exuvia”/Iosonouncane “Ira”


      MIGLIOR BRANO INTERNAZIONALE

1) FONTAINES D.C. “Jackie Down the Line”

2) MADRUGADA “Stabat Mater”, MUSE “Ghosts” e “Won’t stand now”

 
 I Fontaines avevano già vinto questa categoria due anni fa, passando poi la mano ai loro compagni di post-punk degli Idles, segno che almeno al livello dei brani il genere più stimolante per i nostri conduttori è attualmente proprio il post-punk, giudizio che condivido. Bellissimo il pezzo dei Madrugada riuniti (meno il loro album però), curiosa l’accoppiata dei Muse, pochissimo votati nella categoria degli album, ma ancora piuttosto apprezzati sui brani singoli.
 

ALBO D’ORO – 2007 AmyWinehouse “Rehab”/Eddie Vedder “Society”/Foo Fighters “The Pretender” 2008 Coldplay “Viva la Vida” 2009 Decemberists “The Wanting Comes in Waves”/Editors “Papillon”/Gossip “Heavy Cross” 2010 Gogol Bordello “My Companera”/The National “Bloodbuzz Ohio” 2011 Adele “Someone Like You” 2012 Gotye “Somebody That I Need To Know” 2013 Daft Punk “Get Lucky” 2014 Foo Fighters “Something for Nothing”/Pink Floyd “Louder than Words”/Slash “World on Fire” 2015 David Bowie “Blackstar” 2016 David Bowie “Lazarus” 2017 Unkle& Mark Lanegan “Looking for the Rain” 2018 Gorillaz “Humility” 2019 non assegnato 2020 Fontaines D.C. “Televised Mind” 2021 Idles “The Beachland Ballroom”


  MIGLIOR BRANO ITALIANO
 1) CESARE CREMONINI “La Ragazza del Futuro”, ALESSANDRO FIORI “TroppoSilenzio”, MANESKIN “The Loneliest”, NU GENEA “Tienatè
 

Ancora Maneskin, per la terza volta nelle ultime cinque edizioni, e ne siamo contenti, alla faccia di tutti gli haters da social: a noi ci piacciono e questa “The Loneliest” è la dimostrazione di come si possa fare dei bei pezzi anche in questa triste era dei Mahmood e dei Fedez. Fiori arriva primo con uno dei pochi pezzi che non mi sono piaciuti del suo bell’album (il migliore italiano dell’anno a mio parere), i Nu Genea (in accoppiata album-brano come Fiori) sono la band italiana di culto del momento, Cremonini è un poppettaro ma di buono e dignitoso livello.

 

ALBO D’ORO – 2007 Cristina Donà “Universo”/Marlene Kuntz “Uno” 2008 Jovanotti “A Te”/Baustelle “Charlie fa Surf” 2009 Franco Battiato “Inneres Auge” 2010 Litfiba “Sole Nero”/Zucchero “E’ un peccato morir” 2011 Jovanotti “Ora”/Verdena “Scegli Me” 2012 Afterhours “Padania”/Niccolò Fabi “Una Buona Idea” 2013 Elisa “L’Anima Vola” 2014 Fabi Silvestri Gazzè “L’Amore non Esiste” 2015 MaxGazzè “La Vita com’è”/Iosonouncane “Stormi” 2016 Zen Circus “L’Anima non Conta” 2017 Caparezza “Ti fa stare bene” 2018 Maneskin “Torna a Casa”/Thegiornalisti “Felicità Puttana”/Zen Circus “Catene” 2019 Franco Battiato “Torneremo ancora”/Achille Lauro “RollsRoyce” 2020 Francesco Bianconi “Certi Uomini” 2021 Colapesce& Di Martino “Musica Leggerissima”/Maneskin “Zitti e buoni”/Vasco Rossi “Siamo qui”


 MIGLIOR ARTISTA EMERGENTE INTERNAZIONALE

1) YARD ACT

 

Da Leeds con furore, gli Yard Act sono già stati etichettati dalla stampa britannica come “the next big thing”. Un sound che ricorda in certi momenti i Blur più scapigliati. Da seguire.

 

ALBO D’ORO: 2007 non assegnato 2008 Fleet Foxes/Amy MacDonald 2009 Get Well Soon/Gossip 2010 non assegnato 2011 Anna Calvi/Laura Marling 2012 Of Monsters and Men 2013 Lorde 2014 Blues Pills/18+/George Ezra/Temples 2015 Algiers/Benjamin Clementine 2016 non assegnato 2017 non assegnato 2018 Greta van Fleet 2019 Billie Eilish 2020 non assegnato 2021 Dry Cleaning/Inhaler

 

 

MIGLIOR ARTISTA EMERGENTE ITALIANO


 

1) EMMA NOLDE

Emma Nolde bissa il successo della scorsa stagione (l’unico precedente è il malefico Dente), grazie ad un album che ha ricevuto forti apprezzamenti dalla critica. A me francamente scalda assai poco ma in questa categoria, a dirla tutta, sono stati assai pochi i verdetti che ho condiviso. In segno di dissidenza segnalo il mio voto a Tutti Fenomeni: la sua musica, ve lo assicuro, è molto meglio dell’orrendo nickname.

 

ALBO D’ORO – 2007 AToys Orchestra/Ministri 2008 Gran Progetto/Le Luci della Centrale Elettrica 2009 Dente 2010 Dente/Esterina/PietMondrian/Ufomammut2011 I Cani 2012 Il Cile/Sycamore Age/Thony 2013 Levante 2014 Omosumo 2015 Iosonouncane 2016 Thegiornalisti 2017 La Rappresentante di Lista 2018 Maneskin 2019 The Andre 2020 Fulminacci/Pinguini Tattici Nucleari 2021 Emma Nolde

 

MIGLIOR ALBUM ITALIANI DI TUTTI I TEMPI

 

1) FRANCO BATTIATO “La Voce del Padrone”

2) FRANCESCO DE GREGORI “Rimmel”

3) AREA “Arbeit Mach Frei”, FABRIZIO DE ANDRE’ “Non al Denaro, né all’Amore, né al Cielo”,

5) BANCO DEL MUTUO SOCCORSO “I°”, LUCIO BATTISTI “Emozioni”, BLUVERTIGO “Metallo non metallo”, CCCP “Affinità e divergenze”, CSI “Ko de Mundo”, PINO DANIELE “Nero a metà”, FRANCESCO GUCCINI “Radici”, LITFIBA “17Re”, CLAUDIO LOLLI “Ho visto anche degli zingari felici”, PREMIATA FORNERIA MARCONI “Storia di un minuto”

 

L’anno scorso la domanda supplementare riguardava il settore internazionale e la vittoria andò a “Dark Side of the Moon”. Un verdetto pressochè scontato come in questo caso, perché l’album di Battiato per antonomasia non fu solo un successo pazzesco (credo che sia l’album italiano più venduto di tutti i tempi) ma anche il più influente sulla musica italiana a seguire, il punto d’incontro perfetto tra pop e canzone d’autore. Dominio cantautorale nei piani alti della classifica, come del resto è giusto che sia, con i soli Area che si issano sul podio. Tra quelli in classifica ho votato (scelta dura) solo De Andrè e Guccini, di quelli non in classifica rimpiango l’assenza del meraviglioso “Paris Milonga” di Conte.

N.B.: La stessa domanda sarà rivolta ai nostri follower sulla pagina FB della radio.

 
Marco Monzali