Anno di pubblicazione: 2017 Provenienza: Australia Genere: soul Voto: ***1/2 Brano migliore: Slow Fever
Commento: l'Australia è, si sa, terra di new wave, hard rock e neo psichedelica e mai mi sarei aspettato che dei ragazzotti aussie tirassero fuori un album d'esordio di puro soul sudista. Un disco di quelli imparentati con il country rock che diresti che potrebbero essere registrati solo a Muscle Shoals, Alabama. Invece, dopo averlo messo nel lettore e perdonando l'enfasi eccessiva dell'iniziale Darkness Into Light, i Meltdown dimostrano di avere le carte in regola, di scrivere canzoni con il cuore in mano (Crooked Country, Better Days, Slow Fever, Colours In The Sky) e di saper ben rivisitare anche il terreno della ballata acustica country folk (Forever And Always). I Meltdown rappresentano davvero una bella sorpresa (anche considerando l'orrida copertina del disco) e sanno cavalcare uno dei revival più benedetti della storia recente del rock.
Assomiglia a: all'incrocio esatto tra Jim Ford, Terry Callier e Southside Johnny. Dove ascoltarlo: in una fabbrica di porcellane finissime. |