AMORE TOSSICO
Di Claudio Caligari (Italia 1983) Con Cesare Ferretti, Michela Mioni, Enzo Di Benedetto
"Questo si che è un quadro vero, fatto di vita, fatto di morte, fatto di sangue, di sangue nostro". Questa frase, detta da Cesare, il protagonista di questa pellicola di Claudio Caligari, rappresenta secondo me l'essenza del film, uno spaccato di vita reale, neorealista,che può piacere o no, ma che ha una sua dimensione drammatica, cruda, come era la situazione della tossicodipendenza negli anni '80. |
La regia, la trama e le musiche sono alquanto scarne, ma è proprio questo che rende vero il film. Gli attori sono veramente dei tossicodipendenti, i luoghi dove viene girata la pellicola sono deserti o quasi e la luce è veramente cupa, giallognola, quasi come se Caligari volesse far entrare anche noi nel tunnel della droga. E ci riesce per quasi tre quarti del film, poi trova una fine fin troppo scontata e poco elaborata. Questa pellicola resterà comunque la versione italiana di quello che poi diventerà un successo mondiale come Christiane F.: noi i ragazzi dello zoo di Berlino. | |
Tutto sommato un ottimo lavoro quello di Caligari che riesce a entrare nell'essenza della vita di un tossicodipendente di quegli anni, senza renderlo un "mostro", anzi facendocelo piacere, arrivando a soffrire con lui e per lui. Questa pellicola è e resterà un cult del suo genere, sicuramente uno dei film più veri sull'eroina mai stati fatti, e non come la maggior parte dei film che trattano questo argomento adesso, che riescono soltanto a cadere nelle banalità più spaventose.
Il Commissario Prugnacci
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