Il concerto per la presentazione di With Us Until You're Dead, il nuovo album degli Archive, rientra nella serata organizzata per i festeggiamenti dei 15 anni di attività di Radio Eins ed apre ufficialmente la Berlin Music Week. Nella strada verso il Tempodrom incontro un gentilissimo Dave Pen che si ferma per quattro chiacchiere ed un paio di foto e mi promette un concerto indimenticabile. Prima degli Archive sul palco si avvicendano Gemma Ray, Jonathan Jeremiah entrambi accompagnati da un'orchestra, ed i coinvolgenti BudZillus che smuovono i presenti con il loro misto di musica balcanica, folk europeo, punk-rock, jazz. L'ingresso degli Archive è trionfale, la sala stracolma accoglie con un boato la band inglese. With Us Until You're Dead viene eseguito quasi interamente; gli Archive non hanno paura di proporre brani sconosciuti alla maggior parte dei presenti (il disco è uscito da appena una settimana), la potenza delle nuove canzoni è talmente tanta che si lasciano amare da subito. Darius Keeler e Danny Griffiths dagli estremi del palco dirigono tutto, più che concentrarsi sulle loro "macchine" osservano gli eccezionali musicisti che sono al loro servizio. Il chitarrista Steve Harris è una macchina da guerra, non riesce a stare fermo, è come indemoniato, modifica la forma dei pezzi, ci delizia con divagazioni post-rock, è di una precisione unica. L'ordine di esecuzione segue quella del disco: Wiped Out, Interlace; l'urlo lanciato da Dave Pen su Conflict mi fa venire dei dubbi che quello sia lo stesso mite ragazzo conosciuto qualche ora prima. Il singolo Violently viene accolto da un lungo applauso che quasi imbarazza la nuova cantante Holly Martin, alla quale è affidata l'esecuzione del brano. Quando Maria Q intona Silent siamo su altri livelli, per me è lei la cantante degli Archive, la sua voce ed il suo carisma ipnotizzano, tutti a guardala emozionati. C'è spazio solo per tre dei "vecchi" brani e tutti tratti dai due Controlling Crowds: Pills, sempre con Maria protagonista, Bullets e Kings Of Speed. Finito il concerto mi imbatto in Danny Griffith, Holly Martin e Pollard Berrier. Pollard è particolarmente carino, mi chiede che ne penso dei brani nuovi e si accerta che io sia a conoscenza del posto dove il giorno dopo si terrà il set acustico. Ci diamo appuntamento l'indomani al Michelberger Hotel. Michelberger Hotel Berlin, 6 settembre 2012 Il live è ospitato nella sala lettura dell'hotel, piccolissima per accogliere l'evento tanto che molti seguiranno la performance dalla strada attraverso i due finestroni che si affacciano all'esterno. Gli Archive in versione acustica schierano una formazione a quattro: Darius Keeler, Steve Harris, Pollard Berrier e Dave Pen. Molto più rilassati del giorno prima, propongono una manciata di canzoni da With Us Until You're Dead, sorprendentemente brillanti anche con l'accompagnamento di sola chitarra acustica e pianola. Riarrangiano qualche successo (parola grossa) del passato, soprattutto dai due Controlling Crowds (The Feeling Of Losing Everything in questa versione è bellissima), da Lights riprendono System dove i due cantanti duettano ed il pubblico tiene il tempo con le mani (quei pochi che non le hanno impegnate a reggere la birra). Vengono proposti addirittura due brani da You All Look The Same To Me; Dave Pen e Pollard Berrier non fanno rimpiangere Craig Walker, la voce originale di quel disco meraviglioso, cantando rispettivamente l'attesissima Again e l'inaspettata Meon. Tanti applausi. I quattro scompaiono tra la nebbia prodotta dalla brace che si tiene nel cortile dell'albergo. Io già conto i giorni che mi separano dai concerti italiani di novembre. |