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Beatrice Antolini e Pierluigi Colantoni @ Teatro Studio di Scandicci

 25 Aprile  Teatro Studio di Scandicci: l'arte e la memoria
E' vero: la guerra, la fame, la lotta e la ripresa, la morte e le speranze repubblicane sono tutti argomenti scolastici ormai così lontani che sono rimasti in pochi ad averli vissuti in prima persona. Le giornate della memoria e le sozzure dei genocidi di quel periodo storico, oggi sono oggetto di interesse solo per gite di anziani che ancora hanno un legame diretto, e non mi venite a raccontare che ai ragazzi oggi importi qualcosa di tutte quelle foto in bianco e nero, di quelle
corone d'alloro all'Altare della Patria. Sono nozioni da libri di storia, come le guerre puniche, come l'uomo di Neanderthal!
Ma il fatto che nessuno sia più molto interessato non è un buon motivo per lasciare che queste cose vadano dimenticate, bisogna pur provarci!
Ed è proprio quello che "Io (R)Esisto" si è proposto di fare al Teatro Studio di Scandicci (FI) il 25 Aprile: provare ad avvicinare anche i ragazzi più giovani a quella verità lontana cercando un linguaggio
accessibile: la musica!

Aprono le danze le Her, giovanissima band al femminile già sotto contratto discografico, piena di entusiasmo ed energia, che propone i brani del primo
album "E' tutto così", da poco uscito per Materiali Sonori: canzoni in italiano vestite di power pop.



 
 

Segue la vera rivelazione della serata, il cantautore romano Pierluigi Colantoni
che propone uno spettacolo cantato e recitato, raccontato in musica con ironia tagliente, sincerità, disperazione e divertimento.


Pierluigi mette in scena "Soluzioni co-abitative", concept riassunto
della vita di un uomo, un uomo "medio" che è risucchiato dai ritmi di una vita di traffico, relazioni sentimentali, casa, mercatoni dell'arredamento, matrimonio e così via. Attraverso gli occhi di questo
personaggio lo
spettatore vede passare una serie di episodi nei quali un po' tutti si sono trovati o si troveranno, e passano le canzoni e passano gli anni e cambia anche la sensibilità del protagonista e della musica:
dapprima allegra e sciolta, attraverso un jazz via via più raffinato e consapevole, giunge al tramonto della vita in un solo di chitarra e voce sommessa molto intimo.

Lo affiancano musicisti di alto livello:MatteoLocasciulli al contrabbasso, Kiung Mee Lee al violoncello e Sante Rutigliano alla chitarra e al mandolino, che trovano una inaspettata dimensione acustica veramente comunicativa in occasione diquesta esibizione al Teatro Studio.

Chiude la serata una artista giovane ma dal talento già abbondantemente riconosciuto da critica e pubblico:Beatrice Antolini, che viene al Teatro Studio in una pausa dalle sessioni di registrazione del suo nuovo lavoro in studio.



 

Creatività esuberante e momenti emozionali che si susseguono con
frenesia, Beatrice è sicuramente una ragazza dalla forte personalità che
traspare senza sforzo nell'espressività gestuale e vocale, e nell'assoluta
determinazione artistica con la quale trascina perfino i propri musicisti. Nonostante questi pregi, l'esibizione è un po' difficile, volutamente ricercata nelle melodie sfuggenti e non aiutate dai testi in inglese. Accompagnano lo spettacolo le proiezioni video curate da Graziano
Staino
In sintesi, 150 minuti di spettacolo intensi, godibili e ben assortiti dal direttore artistico Edoardo Semmola.
 Alex Pellegrini