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Robin Guthrie - Carousel

Provenienza: Gran Bretagna

Anno: 2009

Genere: Dream Ambient Pop

Assomiglia a: Cocteau Twins

Voto: ****

Brani migliori: Mission Dolores, The Girl With The Little Wings, Waiting By The Carousel, Little Big Fish


I Cocteau Twins sono uno di quei rari gruppi che dagli anni Ottanta hanno marchiato a fuoco il sound di una generazione intera, ampliando le proprie radici post-punk e new wave fino ad arrivare a un pop sperimentale e sognante di grande fascino che nel tempo ha trovato pletore di adepti, dai My Bloody Valentine alle ultime rinascite shoegaze del 2010.

Propellente decisivo per innescare le esplosioni vocali di Liz Fraser era la chitarra ribollente ed effettatissima di Robin Guthrie. I due facevano coppia nella musica e nella vita, ma il loro divorzio a fine Ottanta fu la fine anche per il gruppo. Da lì in poi la Fraser si è limitata ad alcune apparizioni da guest star, mentre Guthrie si è reinventato come il Robert Fripp della wave generation, regalando ai tantissimi nostalgici dei Cocteau Twins sporadiche opere strumentali (Imperial del 2003, Continental del 2006) al confine della ambient music, e collaborando con musicisti come John Foxx e Harold Budd. Proprio insieme a quest'ultimo Guthrie ha realizzato il suo capolavoro, la meravigliosa colonna sonora di Mysterious Skin (2005), per chi scrive il disco ambient del decennio.

Carousel ha avuto ottime recensioni, ma a un primo ascolto non convince troppo. Sembra il solito disco di Guthrie, tappeti onirici di effetti, aloni e vibrazioni su cui muovere i potenti crescendo di chitarra ‘saturata' spinti, talvolta, ai confini del pathos e del melodramma. Poi ci si accorge invece che le melodie rimangono in testa e ci paiono le più incisive dell'autore da molto tempo in qua, diciamo da Heaven Or Las Vegas; e ci si accorge anche, per la seconda volta dopo Mysterious Skin, che il fantasma di Liz Fraser è scomparso dalla musica di Guthrie e che il segreto del suono Twins, dopo vent'anni, si rinnova proprio qui, nella serena The Girl With The Little Wings e nella giostra incantata di Waiting For The Carousel, fino a sciogliersi nel deliquio finale di Little Big Fish. Un grande disco, non solo per nostalgici.

 Luca Perlini