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STREGHE - Lilly Gruber

"Streghe" fotografa la condizione femminile in Italia
DONNE SENZA VOCE
Lilli Gruber: siamo il fanalino di coda dell'Europa

di David Fiesoli

Se Nada ha dichiarato che le donne di oggi non le piacciono affatto, piegate come sono sulla società dell'apparenza e sul modello maschile, Gianna Nannini è stata ancora più esplicita: "L'Italia è un paese di merda per le donne", ha dichiarato intervistata da Lilli Gruber nel libro "Streghe".

 Se le streghe siano tornate, difficile dirlo, ma parrebbe proprio di no, tra una Mara Carfagna e una Maria Stella Gerlimi genuflesse davanti a padron Berlusconi come donzelle che aspettano di essere difese perchè il popolo cattivone le contraddice. E siccome di Margherita Hack purtroppo ce n'è una sola, è un buon momento per parlare come fa la Gruber della (mancata) conquista dei diritti per le donne in Italia, delle difficoltà sul lavoro e in famiglia, con uno sguardo di bonaria invidia a paesi come la Spagna e l'Olanda, dai quali possiamo imparare parecchio in tema di pari opportunità.



Lilli Gruber, che è tornata sul piccolo schermo a condurre Otto e mezzo su La 7 al posto di Ferrara (lei un maschio, e di che stazza, l'ha spodestato), sottolinea come le streghe saranno pure scampate ai roghi, ma hanno anche perso la voce: si è decisamente spenta perfino l'eco dei cortei femministi. Ma diritti da chiedere ce ne sono eccome: in Italia solo il 46% delle donne lavora, e guadagna meno di un maschio di pari grado. Non parliamo poi di tenere le redini: nelle stanze del comando le donne non ci entrano quasi mai, nè in politica, nè nei consigli di amministrazione, nè nelle Università. Oltre a Gianna Nannini, Lilli Gruber intervista quelle che 'ce l'hanno fatta', a insidiare domini maschili: da Rita Levi Montalcini a Rossana Rossanda, da Emma Bonino a Luciana Littizzetto. Ma osserva anche le donne che combattono nella loro vita quotidiana: avvocate, artiste, politiche, camioniste, e anche mamme che partoriscono o donne costrette ad abortire. Ascoltando le loro parole, la celebre giornalista cerca di riannodare in fili di una rete oggi poco evidente, cerca di restituire una voce potente alle donne che fanno fatica a farsi sentire, in un paese che sembra avere innestato la marcia indietro in quanto a progresso non solo economico, ma anche e soprattutto civile. Cosa fare allora? Ricostruire un dialogo femminile che fino a pochi anni fa era vivo e fecondo, dice la Gruber, e combattere insieme contro i maschi che non vogliono cedere le leve del potere.
LILLI GRUBER
"Streghe. La riscossa delle donne d'Italia"
Rizzoli, pp.387, euro 19,50