Commento: Edda, ex leader dei Ritmo Tribale e musicista dal passato molto difficile, si è cimentato in un genere di cantautorato che non pensavo di riascoltare più in Italia. Odio i vivi è album profondamente radicato nelle sperimentazioni degli anni ’70: quando era lecito provare qualsiasi arrangiamento ed artificio sonoro, perché comunque le case discografiche avrebbero sostenuto il lavoro degli artisti. Adesso non è così, ma Stefano “Edda” Rampoldi se ne esce con un disco coraggiosissimo e spigoloso, in cui l’argomento principale è il sesso, raccontato con una veridicità quasi disturbante e brutale. Sono moltissime le canzoni che hanno per titolo nomi di donna: Emma, Anna (in cui appare nitido il fantasma di Lucio Battisti; identica infatti la foga interpretativa della sua omonima canzone), Marika, Tania. Poco pop, molto pathos e molti suoni disturbanti. Alla lunga monocorde, ma comunque affascinante. Assomiglia a: Alan Sorrenti. Dove ascoltarlo: a casa, dopo una sanguinosa lite domestica. Lorenzo Allori |