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LONELY DRIFTER KAREN - Grass is singing

Sono in tre, e tutti e tre vengono da tre paesi diversi (Austria, Spagna ed Italia), a guardarli bene sembrano un patchwork, ma uno di quelli venuti bene: qui non si sfilaccia niente e a vederli da lontano sembrano quasi un pezzo unico. La ragazza in questione è una creatura eterea e sottile, viene quasi da pensare che il vento la potrebbe disperdere come fosse fumo, poi apre bocca e tira fuori una voce che più solida non ce n'è facendoti subito cambiare idea.

Entrare nel suo album è come entrare nel mondo delle fate, o nell'Isola che non c'è di Peter Pan: fra speranze di avere un ukulele in un mondo pazzo, pesci che capiscono che la fine si avvicina, passeggeri notturni che guardano fuori dal treno che sferraglia sulle ferrovie, gufi che borbottano, ricordi di bambina, ragazze che diventano elefanti e ragazzi che diventano uccelli che cantano canzoni tristi, professori che volano portati da clown del circo, cavalli da giostra, alberi che spariscono e erba che canta.
 

Un mondo inesistente cantato da una voce più che solida, quindi. Se volete entrarci non avete che da fare come Peter Pan fa per salvare le fate: battete le mani.
Soprattutto a fine concerto.

Valentina Ceccatelli