| Commento: Mi sono innamorato dei bolognesi Massimo Volume nel 1994. Ancora oggi mi chiedo come possa risultare così tanto affascinante (anche per un ragazzino) una proposta musicale formata da poesie declamate su tappeti di chitarre. Credo sia la magia del grande rock, la stessa magia che ha permesso a Patti Smith o Jim Carroll di emergere grazie a semplici reading di poesia con chitarra elettrica. Il gruppo si è da poco riunito per realizzare questo suo quinto lavoro in studio. Disco bello ed importante, come le parole di Mimì Clementi, mai banali eppure sempre facili. Il massimo dell'ermetismo che porta invece ad una vasta fruibilità. Massimo Volume insomma. Per una volta un mistero italiano che è bene non svelare.
Assomiglia a: leggere Pier Vittorio Tondelli ascoltando in sottofondo i Sonic Youth prodotti da Jim O'Rourke.
Dove ascoltarlo: leggendo Pier Vittorio Tondelli e sostituendo i Sonic Youth con questo disco. Grazie. | 
