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TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI Nel Giardino Dei Fantasmi

Anno di pubblicazione: 2012

Paese di provenienza: Italia

Genere: umano

Voto: ***

Brano migliore: I cacciatori, La fine del giorno (canto n. 3), Bene che sia

 

Boia, che nebbia. Umida, da rischiare di azzeccare un palo ad osare camminare senza mani davanti la faccia. C'è da chiedersi se ci siano davvero, i fantasmi, nel disco degli Allegri. Un po' meno dub di Primitivi del futuro, un po' più dub di tutto il resto, gli Allegri comunque restano gli Allegri: parlano di adolescenza perché, per dirla con Jim Morrison, gli adolescenti hanno la fortuna di provare tutto per la prima volta. O di credere che sia la prima volta. In ogni caso, in I cacciatori, il ragazzino in questione è morto. Amen. Il giardino dei fantasmi merita tutto il nome che ha, da tutta l'impressione dell'inverno. Quando magari torni a casa alle tre del mattino, parcheggi la macchina e ti prende un momento di idiozia pura che ti porta a infilarti nel parco giochi vicino casa, vuoto come il tuo frigorifero dopo che ti sei scordato di fare la spesa per una settimana e pieno di nebbia. Evanescente. Non inquietante, ma affascinante a modo suo. Con quei lampioni praticamente gialli che ti danno l'impressione di essere finito dentro Silent Hill, tanto per intendersi. Gli Allegri creano il loro Giardino dei fantasmi e lo popolano di fantasmi veri. Magari qualche canzone, un ragazzino morto, la vita senza di lei, il terzo fratello, e qualche anima persa cui dovremmo dare un tetto. Meno dub, dicevamo, ma il dub non sparisce del tutto, soprattutto in tracce come La fine del giorno (canto n. 3) o Il nuovo ordine, mentre pezzi come I cacciatori, Bugiardo o Alle anime perse sembrano un ritorno agli Allegri della Prima rivoluzione sessuale. Un mix azzeccato di prima e dopo, passato dai cancelli di un parco giochi gonfio di nebbia in cui solo i fantasmi possono usare le altalene. E ti tocca stare li a guardarli. Vorrai mica farli incazzare?

 

Assomiglia a: la nebbia

 

Dove ascoltarlo: ...nella nebbia!

 Valentian Ceccatelli