Anno di pubblicazione: 2017 Provenienza: Italia Genere: indie rock, alternative rock Voto: ***1/2 Brano migliore: Il vento e il cigno
Commento: L'alternative rock italiano ha spesso ricercato un punto di contatto con la migliore stagione in assoluto del rock peninsulare, quella del "cantautorato progressivo". Oggi Umberto Maria Giardini può essere considerato probabilmente il miglior esponente di questa tendenza artistica. Futuro Proximo, ancora di più dei già buoni predecessori, mischia con successo chitarroni grunge, con la voglia di sperimentazione tipica degli anni '70. A questo proposito è emblematico il crescendo emotivo del brano strumentale Ieri, nel futuro proximo, che è quanto probabilmente potrebbe suonare al giorno d'oggi un ipotetico giovane Battisti "pre-panelliano" o un Eugenio Finardi in missione per conto di Dio. A parte le tentazioni progressive or ora illustrate, in Futuro Proximo ci sono anche delle belle canzoni pop (nel senso migliore del termine), come Avanguardia, Alba boreale, A volte le cose vanno in una direzione opposta a quella che pensavi, Il vento e il cigno o Mea culpa. Giardini riesce a fare perfettamente quello che Manuel Agnelli ormai riesce solo ad abbozzare. Assomiglia a: agli Afterhours di Folfiri o Folfox Dove ascoltarlo: in una camiceria su misura. |