Commento: Qualche anno fa Ry Cooder, dopo aver dato vita al capolavoro Talking Timbuctu (1994), insieme al chitarrista maliano Alì Farka Touré, decise di portare alcuni musicisti africani a Cuba per registrare le singolari convergenze stilistiche tra le musiche folkloriche di questi due luoghi solo geograficamente lontani. L'aereo con i musicisti maliani non arrivò mai a Cuba e fu una fortuna perché Cooder, avendo lo studio di registrazione già prenotato per tre settimane, si dedicò alla riscoperta del "son" (lo stile tradizionale e romantico che aveva spopolato a Cuba fino agli anni '40). Ne venne fuori Buena Vista Social Club, con tutta la copiosa serie successiva di album. Esaurita la spinta commerciale della musica cubana e morti molti protagonisti di quella vicenda, oggi si cerca di riproporre l'idea originaria. L'album è godibile e ben suonato, ma risulta francamente abbastanza superfluo, mettendo comunque in risalto l'incredibile feeling dei musicisti Africani, a mio giudizio millenni avanti ai Cubani. Assomiglia a: sorprendentemente mi viene in mente una sola parola: blues. Dove ascoltarlo: Durante la partita di calcio Mali - Cuba, ai mondiali del 2014. |