Genere: Jazz Provenienza: Italia Anno /Etichetta: 2012/Edizioni Parco della Musica Voto **** Dan Kinzleman, sassofoni, tastiere/ Joe Rehmer, contrabbasso, tastiere/Stefano Tamborrino, batteria,voce Battle (Part I)/Visitor/Ribcage/Watercourse/Kitten Salad Sandwich/Battle (Part II)/Three Hours/Success/Non ti scordar di me Non si ritrovano richiami o punti di riferimento precisi, soprattutto se rivolti al passato, in questo disco. Vi si trova invece la semplice, stupefacente libertà di sperimentare e sperimentarsi. E' sete di ricerca quasi ossessiva fatta di ripetizioni circolari e suggestioni talvolta sinistre. Poi, all'improvviso, giunge l'esplosione di ritmi e di suoni, il senso di viaggiare alti senza alcun punto fisso da raggiungere. Dan Kinzelman è questo. Sassofonista e polistrumentista dotato di grande tecnica e curiosità, associa nel suo fraseggio lirismo ed energia a tratti incontrollabile, qui abilmente sorretto da Joe Rehmer al contrabbasso, mentre Stefano Tamborrino sembra voler dialogare costantemente col solista, spesso arricchendo le frasi del leader con sapienti sottolineature grazie ad un costante lavoro soprattutto sui piatti. Nella musica degli Hobby Horse confluiscono poi evidenti contaminazioni free, pop e rock, elettronica, come in Three Hours di Nick Drake cantata da StefanoTamborrino. I tratti possono sembrare decisi, le parti di colore anche forti e contrastanti, ma non di rado affiorano momenti di delicato lirismo. Tenui chiaroscuri. Struggenti ricordi come Non ti scordar di me, gesto d'amore di Stefano in ricordo della moglie Chiara. Da ascoltare con attenzione per capire che siamo qui adesso, che viviamo il nostro tempo senza i pesi del tempo ormai trascorso. |