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Mark Turner Quartet Lathe Of Heaven

Anno di pubblicazione: 2014

Nazione: U.S.A.

Genere: Jazz

Giudizio: ***1/2

Brani: Lathe Of Heaven / Year Of The Rabbit / Ethan's Line / The Edenist / Sonnet For Stevie / Brother Sister 2

Brano migliore: Sonnet For Stevie

Musicisti: Mark Turner (sax tenore), Avishai Cohen (tromba), Joe Martin (contrabbasso), Marcus Gilmore (batteria)

 

Benché sia uno dei sassofonisti attualmente più richiesti e conosciuti al mondo, Mark Turner non è propriamente solito dirigere propri gruppi in studio. Un applauso dunque a Manfred Eicher (ma qui rischiamo davvero di essere ripetitivi), che ha cercato di invertire questa tendenza. Turner ha una caratteristica abbastanza singolare nella storia del sax tenore, che lo accomuna forse al solo Sonny Rollins, cioè la capacità di saper percorrere qualsiasi tipo di registro che lo strumento consente di raggiungere. Laddove però Rollins è sempre torrenziale e, passatemi il termine, spesso "sopra le righe", Turner ha invece un'arte sommessa ed in "punta di dita". Ecco perché l'abbinamento con la ECM ci sta ed anche il binomio con lo straordinario trombettista Avishai Cohen. L'album si snoda tra momenti più cameristici ed in forma di suggestiva ballad (la title track), improvvisazioni maggiormente libere che omaggiano lo stile di Ornette Coleman (Year Of The Rabbit, Brother Sister 2) e brani guidati da una potentissima sezione ritmica quasi "mingusiana" (come nella chilometrica e bellissima Sonnet For Stevie). C'è una certa invidia verso il selezionato pubblico del Village Vanguard di New York City, che ha avuto modo di visionare dal vivo questo quartetto per molte serate.

 Lorenzo Allori