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Marquis Hill – The Way We Play

Anno di pubblicazione: 2016

Nazione: U.S.A.

Genere: Jazz

Giudizio: ***1/2

 

Brani: Welcome - Sirius (Bulls Theme) / The Way We Play - Minority / Prelude / Moon Rays / My Foolish Heart / Polka Dots And Moonbeams / Fly Little Bird Fly / Maiden Voyage / Straight, No Chaser / Beep Durple / Juan's Interlude / Smile

 

Brano migliore: Moon Rays

 

Musicisti: Marquis Hill (tromba, flicorno), Christopher McBride (sax contralto), Justin Thomas (vibrafono), Joshua Ramos (contrabbasso), Mokaya McCraven (batteria), Christie Dashiell (voce), Meagan McNeal (voce), Vincent Gardner (trombone), Harold Green III (voce), Juan Pastor (percussioni)

 

 

Marquis Hill ha vinto negli anni scorsi il premio messo in palio dal Thelonious Monk Institute, come miglior giovane jazzista. The Way We Play è l'album che lo consacra come una delle voci più autorevoli del nuovo jazz. Lo fa in modo piuttosto inaspettato, rispolverando le movenze felpate del cool jazz cameristico (a volte sembra di ascoltare la "compostezza" estrema del Modern Jazz Quartet), ma non rinunciando alle ormai diffusissime contaminazioni con l'hip hop (del resto la veduta dello skyline di Chicago posta in copertina lascia appunto presagire uno sviluppo oltremodo urbano della musica). In scaletta ci sono anche diversi classici, tra cui Straight, No Chaser del prediletto Monk, interpretati con competenza e senza sbavature di sorta. Lascia però perplesso il senso generale di freddezza che trasuda da ogni momento del disco. Forse è l'unico limite sul quale deve lavorare Hill. Il cool jazz può essere anche passionale, una volta trovata la chiave per arrivarci, alla passione. Menzione particolare per la prova dello straordinario e tentacolare batterista Mokaya McCraven.

 Lorenzo Allori