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Avantasia - The Wicked Symphony

 Anno di Pubblicazione: 2010

Provenienza: Germania

Genere: Symphonic Power Metal

Voto: ****1/2

Brani Migliori: The Wicked Symphony, Wastelands, Scales Of Justice, Blizzard On A Broken Mirror

Al buon Tobias Sammet non basta essere cantante e leader di una delle band più apprezzate del power metal mondiale (ovvero gli Edguy). Ha da ormai dieci anni anche un suo progetto musicale molto particolare, ovvero gli Avantasia. Si tratta a tutti gli effetti di una "Opera Metal" nella quale Tobias è il direttore d'orchestra (oltre che compositore, cantante e bassista di quasi tutti i pezzi) di una serie di grandissimi musicisti, alcuni sono membri fissi come il chitarrista Sascha Paeth (già negli italiani Rhapsody Of Fire) e il batterista Eric Singer (già componente attuale dei Kiss e di Alice Cooper) mentre altri sono ospiti occasionali (ce ne sono tantissimi) che collaborano alla creazione di questa opera, dandogli ulteriore valore aggiunto. Questi due nuovi album The Wicked Symphony e Angel Of Babylon, che escono in contemporanea, sono la conclusione dell'opera in tre atti "The Scarecrow".

Ad aprire il sipario, sono le noti solenni e piacevolmente pompose del pezzo omonimo The Wicked Symphony (dove alla voce sentiamo anche Jørn Lande dei Masterplan e Russell Allen dei Symphony X), lungo nove minuti e mezzo ma che scorre che è un piacere e infatti è uno dei pezzi migliori dell'album. Poi altri due belle tirate come Wastelands e Scales Of Justice, che vedono rispettivamente come ospiti alla voce l'ex-Helloween Michael Kiske e Tim "Ripper" Owens. E dopo una bella ballata come Dying For An Angel che vede alla voce anche Klaus Meine degli Scorpions, ecco un altro dei pezzi più tirati e migliori dell'album, ovvero Blizzard On A Broken Mirror, con il cantante Andrè Matos. E un altro terzetto di cantanti, ovvero Bob Catley dei Magnum insieme a Jørn Lande e Michael Kiske più Bruce Kulick alla chitarra ci danno dentro nella lunga Runaway Train.

Questi menzionati finora sono sicuramente i pezzi migliori, anche se vanno citate anche Black Wings col suo inizio durissimo e la conclusiva e struggente The Edge. E bisogna dire che considerata la grande quantità di carne al fuoco (il rischio di un gran polpettone insipido era alto), Tobias è riuscito a gestirla davvero bene, molto meglio rispetto alle precedenti opere degli Avantasia. Infatti pur essendoci una gran quantità di ospiti, il tutto sembra molto omogeneo e compatto, anche nei raffinati arrangiamenti. Di fronte a tanta creatività e lucidità di controllo di tutta questa immensa opera, non c'è che da tirar giù tanto di cappello!

 Mirko Ciardi