Anno di pubblicazione: 2016 Provenienza: U.S.A. Genere: classic rock, soul Voto: **1/2 Brano migliore: Distance Do Me Good
Commento: La geografia della musica a volte può essere complicata. Tutti conosciamo il buon ritiro europeo di musicisti jazz leggendari come Chet Baker, Kenny Clarke o Bud Powell, ma anche la storia di un Elliott Murphy, ormai dimenticato in patria e rocker viceversa famosissimo in Francia. Il tastierista e cantante californiano Jon Strider è emigrato fino in Svezia per poter vivere della propria musica ed ascoltando questo suo nuovo Soul Reunion ne emergono abbastanza chiaramente i motivi. Negli States ci sono infatti decine e decine di giovani musicisti ed ancora di più veterani che riescono a suonare un rock quieto, profondamente venato di soul notturno e di gospel. Queste sono le coordinate musicali seguite da Strider, ma anche il suo limite poiché uqelli di cui sopra riescono anche meglio di lui. In brani come Distance Do Me Good o Strong In Spirit appaiono anche arrangiamenti molto pop, come un sax sulla seconda, che potrebbe uscire direttamente dalla Your Latest Trick dei Dire Straits. E questo è tutto.
Assomiglia a: Bill Fay, Randy Newman, Dire Straits Dove ascoltarlo: nel tratto di Mare del Nord che separa la Svezia dalla Danimarca.
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