Commento: motel scalcinati, persone ai margini, donne mollate con figli e senza lavoro da uomini bastardi, un sottobosco di disperati molto americano che ha sempre popolato gli amarognoli album di Lucinda Williams. Oggi, piuttosto vicina alle sessanta primavere, Lucinda è serena, pacificata e perfino innamorata. Per questo scrive un album più sereno del solito. Gli unici guizzi iper elettrici li regala la chitarra di Elvis Costello, per il resto solo una manciata di grandi canzoni. Se amate davvero il rock americano (e se non lo amate forse non amate davvero il rock, ma qualche surrogato), non lasciatevi sfuggire questo dischetto. Blessed e The Awakening resteranno a lungo nei vostri cuori. Assomiglia a: a me a ricordato qualche episodio solista di Dave Alvin, ma Lucinda è ormai un tale classico, che i paragoni risultano superflui. Dove ascoltarlo: in un centro di accoglienza per extracomunitari. |