Anno di pubblicazione: 2016 Provenienza: U.S.A. Genere: blues, folk Voto: ***1/2 Brano migliore: Up Over Yonder per la parte blues, Horseshoe per la parte ballads.
Commento: Luther Dickinson realizza un disco di "finti traditional", reinterpretando in realtà quasi sempre vecchie pagine del proprio repertorio (la maggior parte delle quali affrontate già con i North Mississippi Allstars). La cornice sonora è comunque rigorosa: poche percussioni (tra cui la mitica washboard), una chitarra acustica spesso suonata slide ed una voce che insiste spesso e volentieri sulle note blu. Nei due brani migliori la scarna cornice si arricchisce di contributi preziosi: in Up Over Yonder, caposaldo della parte più blues della scaletta, appaiono JJ Grey alla voce, Will Sexton alla batteria e Jason Isbell alla chitarra; in Horseshoe ecco invece il banjo e la voce di Jimbo Mathus e la chitarra di Alvin Youngblood Hart. Altrove poi appare anche la voce da brividi di Mavis Staples (nel tradizionale Ain't No Grave). Insomma Luther ha fatto le cose come si deve e si percepisce chiaramente come per la tradizione abbia un amore ed una venerazione non comuni per musicisti della sua generazione.
Assomiglia a: i punti di riferimento di Luther Dickinson sono da sempre gli stessi: R.L. Burnside, Pops Staples e naturalmente suo padre, l'indimenticato Jim Dickinson. Dove ascoltarlo: nella nuova American Folk Anthology raccolta dal Congresso degli Stati Uniti. |