Anno di pubblicazione: 2013 Provenienza: Irlanda Genere: shoegaze Voto: ***1/2 Brano migliore: In Another Way Commento: Differenze ad occhio nudo tra Kevin Shields ed Ettore Majorana? Nessuna. I My Bloody Valentine in effetti scomparvero nel nulla nel 1992, l'anno dopo aver dato alla stampe uno degli album piu' conturbanti degli anni '90, quel Loveless che e' semplicemente un delitto non possedere. Dopo quasi ventidue anni la band torna in pista con il terzo album, intitolato semplicemente con l'acronimo MBV. Il tempo sembra fermo al 1991 perche' questo album replica, con pochissime variazioni, la stessa formula di successo che rese grande Loveless: chitarre elettriche sognanti ed al tempo stesso intrise di feedback e riverberi che incorniciano tenui melodie dal sapore quasi infantile. L'album e' molto interessante (noblesse oblige) e mostra almeno due capolavori (In Another Way e Who Sees You), ma a me lascia un dubbio amletico: come mai i My Bloody Valentine escono con un nuovo album proprio oggi, peraltro raggruppando registrazioni provenienti dalla meta' degli anni '90 e con solo qualche piccolo frammento nuovo? Sara' mica perche' lo shoegaze e' divenuto con War On Drugs ed A Place To Bury Strangers il genere del momento negli Stati Uniti? A pensar male si fa peccato; in realta' Kevin Shields e' semplicemente andato un po' lungo con il missaggio. Assomiglia a: Loop, Ride, The Jesus & Mary Chain
Dove ascoltarlo: nel 1992. |