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RY COODER – Pull Up Some Dust And Sit Down

 

Anno di pubblicazione: 2011

Provenienza: U.S.A.

Genere: country folk

Voto: ***1/2

Brano migliore: I Want My Crown

 

Commento: il chitarrista californiano Ry Cooder si è reso protagonista negli anni ’70 di una serie incredibile di capolavori. Come definire altrimenti album come Into The Purple Valley (1972), Boomer’s Story (1972) o Paradise And Lunch (1974)? Poi un lunghissimo silenzio durato fino al 2005, in cui il nostro si è cimentato esclusivamente in colonne sonore e sporadici album di world music. Dal 2005 ad oggi questo Pull Up Some Dust And Sit Down è già il suo quarto album e si tratta del più riuscito, quasi al livello dei tre sopra menzionati. Cooder racconta la grande crisi economica degli Stati Uniti (ma anche noi Europei ne sappiamo qualcosa), attraverso la sua infinita competenza nello sciorinare blues, folk, soul e country. L’alternarsi di strumentazione acustica ed elettrica rende ancora più suggestiva la pietanza finale. Una menzione particolare deve essere fatta per la super ironica John Lee Hooker For President, per la populistica No Banker Left Behind e per le riuscitissime Humpty Dumpty World ed I Want My Crown. Conoscere bene l’inglese aiuta a godere in pieno dei testi delle canzoni.


Assomiglia a: finalmente al Ry Cooder degli anni ‘70


Dove ascoltarlo: facendosi la barba in un piccolo paese del Mississippi.

 Lorenzo Allori