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SCREAMING TREES Last Words: The Final Recordings

 

Anno di pubblicazione: 2011

Provenienza: U.S.A.

Genere: alternative rock

Voto: ***

Brano migliore: Tomorrow Changes

 

Commento: si favoleggiava da anni delle sessions dell’album perduto degli alberi urlanti. Un disco fatto e finito (registrato tra il 1998 e il 1999) e mai pubblicato perché Mark Lanegan aveva salutato tutti sbattendo la porta. Della leggenda il 90% è vero: il disco esiste, un po’ corto per essere un album degli Screaming Trees, ma negli anni ’70 sarebbe andato più che bene; il produttore è veramente il mitico Jack Endino, cioè il top per la “grunge generation”; alle sessions parteciparono davvero ospiti di prestigio come Peter Buck dei R.E.M. e Josh Homme dei Kyuss. L’unica cosa che non corrisponde minimamente a verità è che alla batteria ci fosse Dave Grohl in pausa momentanea dai Foo Fighters. Dietro alle pelli infatti siede saldamente Barrett Martin, che dona al disco il suo consueto drumming blueseggiante e psichedelico.

Dovevano davvero morire gli Screaming Trees? La risposta è assolutamente si. Sono stati una band immensa, ma già ascoltando Dust (1997) era evidente che il gruppo si stava ripiegando su se stesso. In questa scaletta ci sono tre bellissime gemme: Door Into Summer, Tomorrow Changes e Last Words; un po’ poco per un disco degli Screaming Trees.


Assomiglia a: che domande fate?

Dove ascoltarlo: assistendo ad un duello con revolver d’epoca.

 
 Lorenzo Allori