Anno di pubblicazione: 2015 Provenienza: Gran Bretagna Genere: folk Voto: ***1/2 Brano migliore: Blackbird
Commento: il cantautore ed arpista Sam Lee giunge al terzo album della sua giovane carriera, cambiando leggermente le carte in tavola. Il suo cantautorato derivante dal classico folk revival britannico, si è infatti ampliato fino ad inglobare elementi folklorici provenienti un po' da ogni parte del mondo (in particolare Giappone e Balcani). Per riuscire in ciò Lee si avvale di una vera band stabile (i "friends" della ragione sociale) con violoncello ed ottoni a profusione. Piacciono particolarmente i brani più concisi (Bonny Bunch Of Roses, Blackbird, Phoenix Island), mentre su quelli più lunghi si nota qualche problemino di inciampo. Le canzoni non scorrono e forse eccedono in barocchismi. Un difetto di gioventù che il talentuoso Sam potrà sistemare sicuramente in futuro. Assomiglia a: Joanna Newsom, John Martyn Dove ascoltarlo: in un museo dove vengono esposti oggetti fossili. |