Anno di pubblicazione: 2016 Provenienza: U.S.A. Genere: indie folk, alternative rock Voto: **1/2 Brano migliore: In The Air Hockey Fire
Commento: Dopo il capolavoro Oh My God Charlie Darwin (2009) ed il quasi altrettanto valido Smart Flesh (2011) si erano spente le luci su una delle band più interessanti della rigogliosa scena indie folk a stelle e strisce. A sorpresa esce questo Eyeland, che ci mostra un gruppo profondamente cambiato, impegnato in brani dal sapore sperimentale e da numerose incursioni nell'ambito del puro noise rock. A mio giudizio i Low Anthem riescono però molto meglio quelle due o tre volte (sic) che ritornano alla ballata acustica, anche perché gli altri brani sembrano più dei divertenti passatempi, più che delle vere e proprie canzoni. In sostanza era meglio se rimanevano altri cinque anni in silenzio piuttosto che partorire questa ciofeca. Bisogna anche sapere scrivere brani sperimentali, non basta giocare in studio con distorsori e manopole.
Assomiglia a: Blonde Redhead, Cowboy Junkies, Kurt Vile Dove ascoltarlo: ad una convention di oculisti. |