Commento: mettete due musicisti bianchi con la passione per i ritmi africani e per i King Crimson, mischiateli con due musicisti asiatici adepti di un crossover estremo. Quello che otterrete è qualcosa veramente da non perdere. Gli Zun Zun Egui scivolano a rotta di collo su un tappeto ritmico travolgente, citando in un’oretta scarsa tutta la storia del rock duro, del prog e della world music. Vi sembra poco? Per adesso possiamo sorvolare su una scrittura oggettivamente poco a fuoco. Le canzoni sono spesso delle mere scuse per jammare e sorprendere l’ascoltatore. Questa è la vera fusion della globalizzazione. Assomiglia a: Primus, Asian Dub Fundation Dove ascoltarlo: in una palestra dove si insegna Kendo ai bambini.
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